Come guadagnare con i Podcast? Guida, Consigli

I Podcast saranno davvero la nuova frontiera dell’intrattenimento? Viviamo in un epoca dove l’immagine domina la scena, che sia fissa o in movimento, grazie anche ai Social Network come Instagram che in particolare ha dato vita a una nuova professione, parliamo naturalmente degli influencer. Sembrerebbe però che ora sia la volta del parlato. Sta nascendo ed esplodendo un nuovo fenomeno di massa? In special modo il podcast sta avendo grande successo in Cina dove negli ultimi anni le app dedicate all’audio sono aumentate notevolmente. Questo potrebbe essere un segnale significativo per quanto riguarda il futuro modello di business. Ora vedremo come guadagnare online attraverso l’utilizzo dei Podcast.

In sostanza il podcast è una registrazione di un file audio dalla durata variabile, da pochissimi minuti a diverse decine di minuti, e può essere suddiviso in più episodi. Una volta realizzato si può caricare e pubblicare su apposite piattaforme come ad esempio su Amazon, Spotify o iTunes.

Che cos’è un podcast?

Ancora non si sa con esattezza quale sia l’etimologia dell’acronimo podcast, ma generalmente la definizione più utilizzata è che il termine derivi dal nome del dispositivo della Apple, ovvero l’ipod.

Su wikipedia si legge che: “Il podcasting è l’insieme delle tecnologie e delle operazioni relative al download automatico di file di qualsivoglia natura, detti podcast (fusione delle parole iPod, laddove pod sta per “baccello” o “capsula”, e broadcast, ovverosia “trasmissione”), tramite un’infrastruttura di trasmissione dati e un programma client chiamato “aggregatore” o feed reader.

I contenuti disponibili tramite podcasting sono in genere file video o audio, anche se non esiste preclusione tecnica verso alcun tipo di file. La fruizione del podcast non è legata ad un sistema operativo né ad alcun browser specifico, e i contenuti di un podcast si possono sia consultare che scaricare automaticamente dal sito, salvandoli nella memoria di un dispositivo per la riproduzione“.

Ci sono altre cose che è importante conoscere come ad esempio che non si possono trasmettere suoni dal vivo ma si possono caricare in rete solo file audio registrati in precedenza.

La storia del Podcast

Il podcast viene definito anche come “radio on demand” dove l’ascoltatore è libero di scaricare e ascoltare file di suo interesse. Si può affermare che il podcasting cominciò a diventare popolare nel 2004 quando sul quotidiano “The Guardian” venne pubblicato l’articolo del giornalista Ben Hammersley parlò appunto di questo nuovo fenomeno che non aveva ancora un nome.

In particolare iniziò a diffondersi in America principalmente a causa della mancanza di una radio di Stato con copertura Nazionale. Poi nel 2005 arriva la svolta, Steve Jobs introdusse nei nuovi iPod una funzione specifica che permetteva di ascoltare e salvare i podcast sul proprio dispositivo tramite iTunes. Inoltre si appropriò della parola podcasting, vietando alle altre aziende di utilizzare il termine “pod” per commercializzare i loro prodotti. Il successo dei podcast lo si deve anche a Steve Jobs. Ma la diffusione del podcast raggiunge il suo massimo quando nel 2007 la Apple lancia l’iPhone con all’interno il lettore mp3.

Il fatto che un programma potesse essere ascoltato in qualsiasi momento ha facilitato la diffusione dei podcast. Inoltre la possibilità di potere trattare ogni tipo di argomento, che solitamente in radio non vengono affrontati, e di poterlo pubblicare online ha avvicinato molte persone, in particolare i giovani.

In Europa fondamentalmente il podcast viene utilizzato dalle radio pubbliche per fare ascoltare i loro programmi anche on demand.

La definizione del termine podcast potrà in futuro assumere significati diversi, ma al momento viene inteso come creazione e produzione di materiale audio originale che può essere scaricato e ascoltato in ogni istante della giornata e della notte.

Come fare un Podcast nel 2022?

Nel 2020 realizzare podcast offre grandi opportunità, il mondo dell’audio grazie a questo tipo di file sta tornando alla ribalta. In passato lo si vedeva prevalentemente come un materiale legato alla Apple e di conseguenza non se ne riusciva a vedere il potenziale. Invece da quando l’azienda Spotify ha cominciato a interessarsi e a investire molto sul formato podcast, sia in termini di file originali che di promozione, molte persone si sono appassionate.

A differenza di diversi anni fa, oggi ci sono molti più posti dove poter ascoltare un podcast come ad esempio tramite delle app oppure online. Il servizio musicale digitale più popolare è proprio Spotify che offre un vasto assortimento di podcast e inoltre agli inserzionisti da l’opportunità di trarre guadagno dalle loro pubblicazioni

Il podcast a livello tecnico è molto semplice da realizzare, questo è possibile grazie anche alla tecnologia che si ha disposizione per di più a basso costo. Trattandosi di un file audio, basta il proprio smartphone oppure se si vogliono fare le cose in modo più serio e sofisticato si può utilizzare un microfono e un mixer audio e un software, come Audacity, che permettono di registrare i propri podcast. Con il passare del tempo e con l’esperienza accumulata e con l’utilizzo di tecnologie avanzate è possibile riuscire a creare nuovi prodotti editoriali.

Ci sono molti giornalisti che sfruttano i podcast per pubblicare le loro interviste con gli ospiti, oppure si possono creare una serie di podcast, a puntate, dove ad esempio si legge una storia che si è scritta in precedenza.

Un’altra possibilità è quella di leggere un proprio articolo scritto online e renderlo un prodotto editoriale che può essere pubblicato ad esempio su un social network come YouTube, sul proprio sito internet o persino lo si può proporre a testate giornalistiche online che sono sempre in cerca di prodotti originali e di qualità.

Il podcast riporta inevitabilmente tutta l’attenzione esclusivamente all’audio e quindi non si viene distratti dalle immagini e dalle luci. Per questo motivo è importante fare attenzione ad esempio alle musiche che inseriscono o al tono della voce.

La costruzione di una storia può avvenire attraverso una moltitudine di suoni o semplicemente tramite la voce o le voci narranti accompagnate da una singola musica che si può trovare online, ad esempio YouTube e Facebook hanno una Media Library dove si possono scaricare gratuitamente delle basi musicali. Poi naturalmente ci sono anche piattaforme a pagamento dove è possibile trovare una grande quantità di suoni.

Il podcast una volta lavorato lo si deve salvare, tecnicamente si tratta di file mp3, dopodiché lo si va a caricare su una piattaforma che offre un servizio di hosting come Spreaker e Anchor acquistata recentemente da Spotify. Questi poi rilasciano un codice, un feed RSS, che può essere caricato ad esempio su Spotify, iTunes o su Google Podcasts il quale oggi permette di fare trovare il proprio podcast nelle ricerche.

Perché creare Podcast?

Per tutti quelli che hanno la necessità di connettersi con il proprio pubblico, che lo si faccia per uno scopo professionale o per pura passione, il podcast permette di rapportarsi in modo diretto e profondo.

Per non parlare poi dell’aspetto pratico, il podcast può essere ascoltato ovunque ci si trovi e quindi si possono raggiungere i propri ascoltatori dappertutto, ad esempio quando sono in macchina o si stanno allenando in casa o in palestra.

Abbiamo visto che oltretutto creare podcast è semplice ma allo stesso tempo nasconde un grandissimo potenziale, la voce e i suoni riescono a coinvolgere di più di un testo.

Si ha la possibilità di trattare qualsiasi tipo di argomento, ma se si vuole ottenere immediatamente successo è bene capire quali sono quelli più in voga in quel determinato momento. Solitamente i corsi di formazione, le lezioni sono quelle più apprezzate dagli ascoltatori, ragione per cui sono anche più propensi a pagare, proprio come accade su YouTube.

Sicuramente si tratta di un mezzo di comunicazione non ancora molto utilizzato dalle persone che non praticano la professione di giornalista ma oggi è alla portata di tutti grazie alla diffusione dei servizi e degli strumenti tecnologici che sono più facili da utilizzare e soprattutto meno costosi.

Logicamente all’inizio non ci si deve aspettare di diventare immediatamente popolare, ma si deve dare il tempo agli utenti di farsi conoscere. Però per tenere l’ascoltatore incollato alla vostra voce e per conquistarne sempre di nuovi si deve essere in grado di produrre ottimo materiale e di farsi un’ottima pubblicità.

Come guadagnare con i Podcast?

C’è che decide di realizzare podcast per diventare famoso e c’è anche chi punta a ottenere dei buoni guadagni. Tramite il podcast si può parlare di qualsiasi argomento. Ne fanno uso sia i personaggi noti che le persone comuni e tutti sono accumunati da uno stesso obiettivo ovvero quello di comunicare ai propri ascoltatori.

In Italia non ci sono ancora molte piattaforme dove poter pubblicare i propri podcast o dove poterne ascoltare degli altri. Sono particolarmente diffusi i podcast dei programmi radiofonici oppure quelli che raccontano storie ad esempio di letteratura o che parlano di musica, arte o di tecnologia. Ci sono anche testate giornalistiche che dedicano intere sezioni a podcast come Repubblica che ha pubblicato ad esempio la serie “Veleno” di Paolo Trincia.

Comunque negli ultimi anni nel nostro Paese si è verificato un incremento degli ascoltatori di podcast, aspetto molto positivo per chi volesse realizzare podcast. Per allargare le prospettive di successo si ha anche la facoltà di decidere di registrarli in un’altra lingua come ad esempio l’inglese per poi pubblicarli su piattaforme internazionali.

Tra le modalità di monetizzazione più popolari di un podcast abbiamo ad esempio Host-Read Ad, Affiliate Marketing, creare un canale Patreon o un semplice link PayPal per raccogliere delle piccole donazioni mensili effettuate dai proprio ascoltatori come supporto per il progetto. Un altro sistema potrebbe essere quello di creare un info prodotto come un corso o un e-book.

Il podcasting su Spotify

L’interesse che ha e che sta dimostrando Spotify verso i podcast ci fa capire che sono tutt’altro che un trend passeggero. Fino ad oggi la società ha acquisito una dozzina o poco più di aziende specializzate nella produzione, pubblicazione e monetizzazione dei podcast.

Tra queste figurano Anchor e Gimlet Media che ad esempio produsse il podcast “Homecoming” che ebbe un enorme successo tanto da trasformarlo in una serie TV andata in onda su Amazon.

Negli ultimi anni la piattaforma per i podcast ha visto aumentare il numero degli utenti scritti, anche di quelli paganti.

Advertising sui Podcast in streaming

Oggi i podcaster tramite Spotify possono monetizzare i loro podcast grazie al sistema Advertising.

Inoltre con lo strumento Streaming Ad Insertion (SAI), gli inserzionisti potranno prendere visione di più dati che serviranno per organizzare le proprie campagne pubblicitarie. Ad esempio potranno verificare la copertura, le impression e molto altro ancora. Questo sistema però funziona solo per i podcast realizzati e prodotti da loro. Le pubblicità vengono lette dall’host perché sono incorporate nel file prima di essere scaricato o riprodotto.

Su Spotify il passaggio dei podcast dal feed RSS allo streaming ha reso possibile questo tipo di analisi, proprio come accade per la musica. Il risultato è che lo Streaming Ad Insertion permette agli inserzionisti di inserire pubblicità più mirate in modo da non farle percepire invadenti. Gli annunci mostrati sono conformi ad ogni profilo e ciò sta a significare che due persone che ascoltano lo stesso podcast avranno due pubblicità diverse.

Mercato cinese dei Podcast

Il primato spetta al mercato cinese dove l’industria del podcast è riuscita a ricavare circa 10 miliardi di dollari. Questo in particolare è dovuto al fatto che gran parte dei canali è a pagamento, dove invece negli altri Paesi vengono diffusi soprattutto in modo gratuito.

In Cina è più facile ottenere successo e profitti dai propri podcast. Questo perché ci sono piattaforme che permettono agli utenti di guadagnare tramite ad esempio la modalità revenue-sharing, ovvero dividendo le entrate. Principalmente sono tre i sistemi che procurano maggiore guadagno, il primo può essere la monetizzazione tramite gli ads inseriti nel sito web dove si pubblicano i podcast. Un altro modo è quello di inserire pubblicità all’interno dei propri podcast, poi c’è anche la sottoscrizione, ovvero la raccolta di denaro che si manifesta in diverse forme come ad esempio si può chiedere un pagamento per proseguire con l’ascolto della serie dei podcast.

La fama dei podcaster cinesi ha raggiunto quella degli influencer e degli youtuber. Riescono a guadagnare diversi milioni di dollari all’anno con un numero di ascoltatori che si aggira attorno ai 250 mila. Situazione differente in America dove il massimo guadagno raggiunto tramite il podcast è stato solo di mezzo miliardo di dollari con un numero di ascoltatori molto più alto, si parla di circa 20 milioni di download.

Conclusioni

Il podcast è un mezzo di comunicazione che mostra di avere un grande potenziale. Ci sono Paesi come l’Italia che hanno molto da scoprire ma che in ogni caso molti hanno cominciato ad approfondire.

Non c’è dubbio che il mondo sta cambiando e l’audio sta conquistando sempre più spazio. Si prevede che il mercato dei podcast in futuro crescerà ancora di più diventando uno dei più redditizi.

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