Definire cos’è la Sharing Economy in due parole è impossibile, perché si tratta di un meccanismo più articolato, è un insieme di diverse cose, che generalmente vengono racchiuse nelle Platform Economy, o anche dette Marketplace Economy. Si tratta di piattaforme Cloud Based, che vengono in particolar modo utilizzate da aziende, imprenditori, di cui fanno anche uso di applicazioni per telefoni mobili e di Social Network.
Queste piattaforme creano uno spazio digitale, dove vengono raccolte sia le richieste che le offerte di lavoro.
È stata la crescita della tecnologia a rendere possibile la Sharing Economy, perché senza Internet ed anche il telefono mobile, sarebbe ancora una normale agenzia interinale ad occuparsi a somministrare lavoro, e molti siti come, ad esempio, Bla Bla Car non esisterebbero.
Le aziende, oltretutto, hanno anche il vantaggio di non dover investire online delle importanti cifre, e questo ha dato a loro la possibilità di far aumentare le loro entrate in maniera più redditizia e veloce.
Inoltre, sfruttando a loro vantaggio anche i Social Network e le applicazioni, sono riusciti, ad esempio, ad abbattere i costi per gli investimenti in Marketing e commercializzazione.
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Come funziona la Sharing Economy
Sharing Economy si può letteralmente tradurre come Economia di Condivisione, dove ci sono imprese che utilizzano, e che sfruttano le tecnologie per un modello di economia circolare, in cui ci sono professionisti, ed anche semplici cittadini, che mettono a disposizione le loro competenze, qualifiche, conoscenze, e il loro tempo, per la creazione di legami di lavoro, che hanno come base l’utilizzo della tecnologia in modo relazionale.
Con la Sharing Economy le piattaforme devo garantire una qualità del servizio, è importante anche perché poi le prestazioni vengono per di più commentate.
Ad oggi di piattaforme ce ne sono diverse come, ad esempio, ci sono Marketplace di professionisti che danno la possibilità agli utenti di confrontare i preventivi per lavori di fotografia, o lavori di casa.
La Sharing Economy è un modello economico che ha inevitabilmente influenzato il futuro delle aziende, sia per quanto riguarda gli imprenditori e sia per quanto riguarda i lavoratori.
Queste aziende rappresentano sia un nuovo modo di pensare, e sia un nuovo modo di presentare i loro servizi, ed hanno così anche la possibilità di utilizzare i dati in modo efficace per fornire servizi alle persone quando e dove si desidera.
Il prezzo del servizio
Per quanto riguarda il prezzo del servizio, logicamente la differenza la farà il grado di complessità del lavoro che verrà svolto, quindi, è questo che determinerà la cifra basilare o più elevata in base anche, ad esempio, sul riconoscimento delle competenze e della professionalità di chi le andrà a svolgere.
Con la Sharing Economy gli ambiti di lavoro che hanno maggiore richiesta sono, ad esempio, i servizi professionali, affittare le abitazioni mettendo a disposizioni una o più stanze libere, i trasporti, i servizi domestici, e molto altro ancora.
Si tratta di micro lavori detti on demand, ossia, su richiesta.
E’ un modello economico molto diffuso in America, ed anche in Europa come, ad esempio, in Inghilterra, ma anche in Italia si sta man mano diffondendo, dove ci sono piattaforme come Bla Bla Car, in cui si mette a disposizione il proprio mezzo di trasporto per condividere viaggi e fare soldi online.
L’andamento della Sharing Economy con il passare del tempo sta crescendo sempre di più, perché permette anche di guadagnare condividendo come, ad esempio, mettendo in affitto alcune delle stanze della propria abitazione, tramite le apposite piattaforme come la più conosciuta Airbnb,
che permette anche a chi ne usufruisce di trarne un risparmio, e di rendere tutto più agevole e veloce. Sono piattaforme che hanno sviluppato un modo per consentire ai fornitori di servizi e agli utenti di connettersi a beneficio di entrambi. Ma ci sono altri interessanti esempi di aziende che utilizzano queste piattaforme di sviluppo per partecipare a questa nuova economia.
Qual è lo scopo di ogni piattaforma web?
Lo scopo di ogni piattaforma è quello di rendere possibile un collegamento tra coloro che offrono servizi e coloro che sono alla ricerca di servizi.
Con l’ideazione di queste piattaforme e applicazioni hanno reso tutto più facile, rendendo le transazioni possibili, semplici e sicure, sia per quanto riguarda il fornitore e sia per quanto riguarda l’utente.
Hanno fatto in maniera di abbattere molte barriere che esistono nel mondo degli affari, rendendolo così in questo modo alla portata di tutti il poter partecipare a questa economia collaborativa, rendendo anche tutto più remunerativo. L’economia così riesce sempre a girare, a discapito della crisi economica e lavorativa.
Molte aziende, ad esempio, forniscono spazi Coworking nelle grandi città di tutto il mondo, ossia, si tratta di una nuova forma lavorativa che implica la condivisione di un lavoro.
Tutto ciò ha cominciato ad affermarsi sempre di più nel mondo lavorativo con l’avvento della crisi economica, che ha portato sempre più persone a rendersi flessibili nel mercato del lavoro, permettendo anche così, ad esempio, di poter abbattere i costi fissi di gestione di un classico ufficio.
In questo maniera si mette in moto un meccanismo che comprende collaborazioni, condivisioni, e molto altro ancora.
La Sharing Economy ha sempre rappresentato l’ambizione di poter condividere esperienza.
Ad oggi gli utenti che generalmente si rivolgono alle Marketplace, lo fanno perché rappresenta una maniera comoda per scambiare offerte e richieste di lavoro, con, inoltre, un maggiore risparmio economico.
Gran parte delle persone non si rivolgo più, a differenza di una volta, alle agenzie interinali che sono imprese preposte all’attività di collocamento al lavoro, ma si orientano verso i Marketplace, che riescono a garantire maggiori opportunità. Anche sempre più aziende di beni e/o di servizi stanno sfruttando sempre di più questi Marketplace, e di conseguenza stanno trasformando i loro modelli di business.
In linea più generale si può anche dire che l’utilizzo della Sharing Economy è apprezzata perché condividendo beni e/o servizi, si riescono e ridurre gli sprechi, ed anche in qualche maniera a ridurre l’inquinamento, ad esempio, condividendo una macchina per lo stesso viaggio, come abbiamo già potuto vedere utilizzando la piattaforma Bla Bla Car.
Conclusioni
Per quanto riguarda gli aspetti legali e fiscali la Commissione europea, ha emesso un documento dal nome “Agenda europea per l’economia collaborativa”, dove mettono in evidenza che devono essere soggetti a tassazione sia le piattaforme dell’economia collaborativa e sia chi offre i servizi, in egual misura di chi presta servizi tramite i canali tradizionali.
Si sta, comunque, cercando di stabilire delle norme per gli utenti della Sharing Economy.
Si ha che fare con nuove forme di business, proiettate nel futuro, che sono riuscite a generare delle repliche da parte di categorie analoghe ma che operano in canali tradizionali, perché hanno percepito che la loro professione possa essere messa a rischio, ma allo stesso tempo è successo anche ai lavoratori che fanno parte della Sharing Economy di protestare per farsi riconoscere i diritti a livello legale del loro lavoro.