Cos’è e come funziona il MES

In questi giorni si sente parlare più che mai del Mes, chi lo ritiene uno strumento valido per far fronte a questa crisi dettata dal COVID-19, chi invece pensa che possa solamente danneggiare l’Italia. E’ certo che non tutti abbiano chiaro cosa sia il Mes, le sue origini e lo scopo per cui è stato istituito, se possa essere positivo per far ripartire l’economia Europea.

MES: Meccanismo europeo di Stabilità

Per Mes si intende il meccanismo europeo di stabilità che fa parte della larga strategia economica finanziaria dell’Europa. Lo stesso fornisce assistenza e supporto agli stati membri della comunità europea in caso di crisi finanziaria.

Il Mes venne istituito febbraio 2012.

La prima versione del Mes fu sottoscritta nel 2011, poi nel febbraio 2012 tramite le firme di tutti i 17 stati membri della comunità europea venne sottoscritto, e alla fine dello stesso anno venne inaugurato.

Il Mes è un’organizzazione interrogativa, la cui sede è a Lussemburgo, vediamo quali siano nello specifico le funzioni del Mes.

Il Mes ha la funzione di emettere strumenti di debito per finanziare gli stati che necessitano di un aiuto tramite prestiti e altre forme di sostegno.

Il Mes non è il primo fondo europeo di sostegno verso gli stati membri, il suo predecessore si chiamava FESF, Fondo europeo di stabilità finanziaria che venne istituito dieci anni fa, nel 2010.

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Il MES cos’è autorizzato a fare?

Questa domanda è lecita, dato le diatribe che si stanno verificando in questi giorni, vediamo cosa il Mes sia autorizzato a fare:

  • Concedere prestiti all’interno dell’ambito macroeconomico;
  • Acquistare titoli di debito sui mercati finanziari, primari e secondari;
  • Fornire assistenza finanziaria sotto forma di credito;
  • Il Mes ha la facoltà di ricapitalizzare le istituzioni tramite dei prestiti.

Inoltre la riforma del Mes fornisce una rete di sostegno e sicurezza bancaria (backstop), fondo risoluzione unica (Single Resolution Fund, SRF) questo nell’ambito della gestione delle crisi bancarie.

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A cosa serve la riforma del MES

La riforma del Mes è arrivata dopo una lunga negoziazione e nel suo interno vengono introdotti due elementi di grande importanza, a sostegno delle banche.

Questo vuol dire che se una o più banche si trovassero in profonda crisi, sarà il Mes a fare da garante del Fondo di Risoluzione Comune, queste riforme sono in via di costruzione.

Si pensi che i paesi del Nord Europa non sono pienamente d’accordo con questa riforma, perché non convinti delle politiche economiche dei paesi del Sud Europa.

Il salvataggio delle banche in crisi può avvenire solamente se i conti pubblici della Nazione sono in ordine.

L’altra riforma del Mes, che ha portato grandi discussioni e dubbi è il Salvataggio ma di interi paesi, per accedere a questi aiuti lo stato interessato per prima cosa deve procedere alla ristrutturazione del debito, tagliando il valore dei titoli del debito pubblico.

Cosa sono i Titoli di Debito Pubblico e perché vengono acquistati

Prima di procedere è bene capire cosa comporti il Salvataggio dei paesi per intero, e cosa voglia dire titoli del debito pubblico.

Per Titoli di debito Pubblico intendiamo quei titoli di credito emessi in serie dallo stato e destinati al collocamento sul mercato dei capitali. I Titoli di Debito possono essere venduti anche a privati, in base al prezzo di emissione o anche  tramite le aste.

I Titoli di debito pubblico danno luogo al fenomeno della detipizzazione che consiste nel fatto che il titolo non è identificato, ma fa parte di una categoria.

La logica vuole che, lo stato forte acquista titoli con la prospettiva di guadagno su stati membri più deboli.

E’ vero che il MES può danneggiare l’Italia?

Alta domanda cruciale di questo periodo è che se il Mes possa danneggiare l’Italia, ad oggi l’Italia è divisa in due, chi vuole che la Nazione aderisca al Mes e chi assolutamente non è d’accordo all’utilizzo dello stesso.

Il Mes ha come scopo quello di attenuare e mitigare gli eventi economici negativi di altri stati, che possano contagiare anche l’Italia, come è stato per la Grecia nel 2010.

Il Mes per qual si voglia rappresenta un importante sostegno all’interno dell’Unione Europa. In sostanza la presenza del Fondo Salva Stati fa in modo di diminuire la possibilità di un Default, se utilizzato in paesi dove la crisi è temporanea e che tramite un prestito possono risolverla. Il problema sostanziale dell’Italia non è tanto il Mes ma quanto il debito pubblico.

A quanto ammonta la capacità di prestito del MES?

Il capitale sottoscritto del Mes è pari a 704,8 miliardi, attualmente sono stati versati 80,5 miliardi e la sua capacità di prestito ammonta a 500 miliardi.

La nostra Nazione ha sottoscritto il capitale del Mes per 125,3 miliardi versandone oltre 14.

Si noti che i diritti di voto, dei membri che fanno parte del Mes, sono proporzionali al capitale sottoscritto dai rispettivi stati. Italia, Francia e Germania hanno diritto di voto superiore al 15% e questo fa si che possano votare anche sulle decisioni prese in urgenza.

  • La Germania ha versato al Mes quasi 22 miliardi di Euro, quasi il 275 del totale;
  • La Francia ha versato il 20,3%;
  • L’Italia 14 e passa miliardi.

Il nostro Paese si trova al terzo posto della lista dei 19 stati membri della Comunità Europea.

Perché il Premier Conte non vuole attivare il MES

In Italia in questi giorni, di grandi incertezze sociali, sanitarie e politiche, non si fa altro che parlare di Mes, chi è d’accordo per l’attivazione e chi non lo è. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ribadito più volte anche a reti unificate, che il Mes per l’Italia non è stato firmato e non verrà firmato, ma che si richiede l’utilizzo degli Eurobond per fronteggiare la crisi.

Palazzo Chigi afferma che servono altri strumenti per fronteggiare la crisi da COVID-19.

Il perché il Premier non voglia firmare l’attivazione del Mes è la seguente: Il Mes non porterebbe benefici reali per i conti pubblici e non ha nulla a che fare con la solidarietà, che è ciò che serve in questo particolare periodo, il Mes non prevede trasferenti ma prestiti. In questo modo il debito Italiano aumenterebbe e di conseguenza si andrebbe ad attuare dei tagli ai diritti dei cittadini.

Gli Eurobond sono gratis per l’Italia?

Un altro punto di grande interesse e discussione di questi giorni è inerente agli Eurobond.

Gli Eurobond sono per chi non lo sapesse, un meccanismo di solidarietà tra stati membri della Comunità Europea, questi vengono erogati tramite un meccanismo solidale di debiti al livello Europeo, attraverso la creazione di obbligazioni del debito pubblico. La certezza è che qualsiasi debito dovrà venire rimborsato.

Gli Eurobond in questo specifico momento potrebbero essere di grande rilevanza per uscire dalla crisi o almeno per tamponarla, gli Eurobond come i Coronabond sono un sistema di debito condiviso tra 19 stati.

Qualsiasi strumento verrà utilizzato dovrà essere rimborsato dopo la fine della Pandemia

Se venissero utilizzati gli Eurobond tutti i 19 stati metterebbero sul piatto nuove ed adeguate garanzie pubbliche, inoltre dovrebbero mettere in campo anche una parte della loro sovranità fiscale, la Germania ha affermato che insieme al debito comune, comuni sono anche le responsabilità, i vincoli e le spese.

Conclusioni

Il Mes come abbiamo potuto capire ha delle criticità che riguardano specificatamente il debito pubblico di ogni stato, ma dall’altra parte può essere un valido supporto, di certo la crisi economica – sanitaria che stiamo vivendo non ha precedenti.

 

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