Oggi purtroppo ci troviamo a vivere in una situazione di forte disagio economico determinato dell’emergenza COVID 19. Milioni di italiani si trovano senza lavoro, il numero dei disoccupati è salito e di conseguenza buona parte della popolazione è a rischio povertà.
Il Governo è intervenuto erogando contributi economici per le persone e per le famiglie in condizione di disagio economico e sociale. Inoltre con il Fondo di Garanzia le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti con Partita IVA possono richiedere un finanziamento.
Si tratta di una misura immediata per aiutare le imprese e i professionisti a ricominciare.
- 1 Cos’è e come funziona il Fondo di garanzia?
- 2 Chi può fare richiesta del Fondo di garanzia?
- 3 Valutazione dell’impresa e del professionista
- 4 Che requisiti bisogna possedere per accedere al Fondo di garanzia?
- 5 Assegnazione dei punti
- 6 Come presentare la domanda?
- 7 Richiesta del Fondo di garanzia emergenza coronavirus, Allegato 4bis
- 8 Quanto si può chiedere in prestito?
- 9 Emergenza coronavirus, Fondo di garanzia
- 10 Finanziamento, l’importo fino a un massimo di 25.000 euro
- 11 Tempi della procedura
- 12 Scarica il Modulo Fondo di Garanzia in PDF
Cos’è e come funziona il Fondo di garanzia?
Il Ministero dello sviluppo economico, grazie anche all’aiuto dell’Unione europea, concede il Fondo di garanzia a imprese e professionisti che fanno richiesta di finanziamenti presso le banche, le società o altri intermediari finanziari.
In particolare è stata pensata per coloro che non dispongono di sufficienti garanzie e che quindi normalmente non possono chiedere finanziamenti.
Lo Stato Italiano insieme all’Unione europea, dato lo stato di emergenza coronavirus, hanno pensato bene di aiutare le piccole medie imprese e i professionisti che si trovano in serie difficoltà economiche.
È importante sapere che il Fondo di garanzia non va assolutamente a influire ad esempio sulle condizioni di rimborso e sui tassi di interesse. Questi varieranno in base alle disposizioni della banca.
Chi può fare richiesta del Fondo di garanzia?
Il Fondo di garanzia è stato pensato per le PMI (Piccole o Medie Imprese) che sono iscritte al Registro delle Imprese e ai professioni che sono registrati all’ordine professionale o che sono iscritti ad associazioni professionali che sono presenti nell’elenco del Ministero dello sviluppo economico.
Possono accedere i soggetti che appartengono a qualsiasi settore meno che le attività finanziarie. In specifico per quanto riguarda le imprese agricole devono rivolgersi ad un Confidi che opera nei settori per richiedere la controgaranzia.
Valutazione dell’impresa e del professionista
Di solito dal momento che l’impresa o il professionista avviano la richiesta al Fondo di garanzia queste verranno sottoposte a valutazione per accertarsi che in futuro siano in grado di restituire il finanziamento garantito. In particolare vanno ad analizzare i dati di bilancio o delle dichiarazioni fiscali degli ultimi due esercizi.
Invece per quanto riguarda le startup vengono presi in considerazioni i piani previsionali.
Vediamo però, in occasione della pandemia, che modifiche hanno apportato.
Che requisiti bisogna possedere per accedere al Fondo di garanzia?
Direttamente sul sito di fondidigaranzia.it tra le tante informazioni troviamo anche i modelli di valutazione. Ci atteniamo a riportarvi esattamente le indicazioni che sono presenti sul sito.
C’è da specificare che attualmente a causa dell’emergenza COVID-19 è stato pubblicato un nuovo modulo di richiesta di agevolazione, Allegato 4 bis (di cui vi parleremo più avanti), caratterizzato da una struttura ridotta nel numero di pagine e nei dati da inserire.
Normalmente si ha a che fare con il modello di Rating che viene utilizzato per calcolare il livello di inadempimento del beneficiario. È costituita da una scala di valutazione. Oltre a ciò vengono presi in considerazioni altri fattori che devono rispettare i criteri generali di ammissibilità previsti nella regolamentazione.
Il modello di Rating è suddiviso in diversi moduli:
- economico-finanziario;
- andamentale;
- un blocco informativo relativo alla presenza di eventi giudizievoli.
Modulo economico-finanziario
In questo modulo si devono inserire determinate informazioni che ora andiamo a vedere in dettaglio:
- i dati delle ultime due dichiarazioni fiscali: è rivolta ai beneficiari che sono ricorsi al regime di contabilità semplificata;
- i dati degli ultimi due bilanci depositati o quelli delle ultime due dichiarazioni fiscali: è rivolta ai beneficiari che sono ricorsi al regime di contabilità ordinaria.
Modulo andamentale
Invece nel modulo andamentale vanno inserire altre informazioni che sono:
- i dati di accordato e utilizzato del soggetto beneficiario finale, con riferimento agli ultimi sei mesi dei rischi a scadenza e dell’esposizione per cassa, forniti dalla Centrale dei Rischi, qualora presenti;
- i dati relativi ai contratti rateali, non rateali e carte del soggetto beneficiario finale forniti da uno o più Credit Bureau, qualora gli stessi siano utilizzati dal soggetto richiedente per la propria valutazione del merito di credito.
Assegnazione dei punti
Di solito, in base alla propria forma giuridica, al regime di contabilità e al settore economico al beneficiario finale gli vengono assegnati determinati punti che variano appunto in base a questi tre fattori.
In conclusione alla fine della valutazione del beneficiario gli viene assegnata la classe di merito che consiste nell’ammissibilità alla garanzia e la percentuale di copertura della garanzia, solo in determinati casi la copertura è fissa. Vi invitiamo a vedere la tabella presente sul sito fondidigaranzia.it.
È importante sapere che si può ottenere un maggiore importo facendo ricorso ad ulteriori contributi concessi ad esempio dalle Regioni o dai Ministeri. Naturalmente per accedere bisogna possedere sempre i giusti requisiti. Trovate tutte le informazioni sempre sul sito ufficiale di “Fondi di garanzia” alla voce ” Le sezioni del fondo“.
In alcuni casi non viene effettuata la valutazione del merito di credito. Ad esempio si parla di startup innovative e gli incubatori certificati che sono registrati alla Camera di commercio. Vale anche per i beneficiare che necessitano di determinate operazioni finanziarie come nel caso di richieste di importi parziali oppure che siano a rischio tripartito, di Microcredito o del “Resto al Sud”.
Valutazione del merito di credito delle startup
Discorso diverso va fatto per le startup perché per la valutazione viene utilizzato il modello per i bilanci previsionali e viene anche analizzato il business plan che deve essere scritto tenendo conto dell’allegato 7 o 7 bis.
La valutazione non viene fatta nel caso che venga presentata una richiesta di rassicurazione e/o controgaranzia da un soggetto garante autorizzato che può essere Confidi o altro intermediario.
Tutto questo però al momento non viene effettuato, dato lo stato di emergenza che si sta vivendo a causa della pandemia. Il Fondo concede la garanzia senza procedere con la valutazione del merito di credito del beneficiario finale.
Come presentare la domanda?
Il beneficiario finale del finanziamento, che può essere l’impresa o il professionista, deve rivolgersi alla banca che si occuperà di inoltrare la domanda al Fondo per la garanzia diretta.
Tutte le banche sono autorizzate a presentare le domande.
C’è anche un altro modo che consiste nel rivolgersi a un Confidi (consorzio di garanzia collettiva dei fidi) accreditato che come è riportato sul sito: “garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo”.
Per prima cosa i beneficiari finali per procedere con la richiesta del Fondo di garanzia devono sottoscrivere l’allegato 4bis. È stato pensato per semplificare la procedura per la richiesta della garanzia. Questo dovrà poi essere inviato, anche tramite PEC (Posta Elettronica Certificata), insieme a una copia del documento di identità alla propria banca o a un intermediario finanziario o al Confidi alla quale è stato richiesto il finanziamento.
Dopodiché quest’ultimi dovranno inoltrare la richiesta al Fondo di garanzia ma solo dopo essersi accertati che i beneficiari possiedano i requisiti di ammissibilità. Una volta effettuata questa operazione il soggetto richiedente, che come abbiamo visto può essere ad esempio la banca, invierà al beneficiario il numero identificativo della richiesta e le credenziali per accedere al Portale del Fondo di garanzia per controllare l’evoluzione della propria domanda.
Per quanto riguarda il rilascio della garanzia si legge sul sito del Fondo di garanzia che: “La richiesta di garanzia viene istruita e deliberata dal Consiglio di Gestione in circa 3 gg lavorativi dalla data di inserimento a Portale della stessa. L’esito della delibera di ammissione alla garanzia del Fondo viene comunicato sia al soggetto richiedente e sia all’impresa beneficiaria tramite PEC.
Quanto si può chiedere in prestito?
Il Fondo generalmente può garantire fino a un importo massimo di 2,5 milioni di euro. Ogni impresa o professionista può fare richiesta anche per più operazioni. Ora vediamo cosa è cambiato oggi a causa della pandemia.
Il Fondo di garanzia messo in atto dal Governo per far fronte all’emergenza coronavirus prevede che i finanziamenti dovranno rispettare determinati requisiti come la durata massima sarà di 72 mesi, il rimborso di quote di capitale non avverrà prima di 24 mesi. Inoltre l’importo non sarà superiore al 25% dei ricavi dell’ultimo bilancio o dell’ultima dichiarazione fiscale fino a un massimo di 25.000 euro. Infine le condizione economiche sono molto vantaggiose, il tasso di interesse deve essere regolamentato nei limiti previsti dalla norma.
Finanziamento, l’importo fino a un massimo di 25.000 euro
Il beneficiario finale può ricevere fino a un massimo di 25.000 euro, si legge poi sul sito di “Fondi di garanzia” che: “… nel computo dei
25.000 euro devono essere considerati tutti i finanziamenti ottenuti ai sensi della lettera m), comma 1, articolo 13 del DL Liquidità“. Inoltre si legge che: “Il soggetto beneficiario finale può dunque ripartire l’importo dei 25.000 euro su più finanziamenti e su più banche, l’importante è che venga sempre rispettato il limite del 25% dei ricavi previsto dalla norma“.
Generalmente va a coprire fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, ma a causa dell’emergenza COVID-19 si legge sul sito fondidigaranzia.it: “Il DL Liquidità (in particolare alla lettera m), comma 1, articolo 13) prevede il rilascio da parte del Fondo di una copertura pari al 100%, sia in garanzia diretta che in riassicurazione, sui nuovi finanziamenti concessi in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche che svolgono attività di impresa, arti o professioni, a condizione che la propria attività imprenditoriale o professionale sia stata danneggiata dall’emergenza COVID-19“.
Tempi della procedura
I tempi di risposta sono molto brevi. Come prima cosa procedono velocemente con la verifica dei requisiti di accesso e subito dopo se la domanda viene accettata con l’adozione della delibera.
Il beneficiario finale riceverà poi via email tutte le informazioni riguardanti la procedura, ovvero la presentazione della domanda e l’adozione della delibera.
Adesso il soggetto finanziatore potrà assegnare il finanziamento coperto dalla garanzia del Fondo senza aspettare “l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore del Fondo”.
Scarica il Modulo Fondo di Garanzia in PDF
Clicca qui per il Download del Modulo Fondo Garanzia in formato PDF, allegato 4 bis.
Il modulo può essere trasmesso al soggetto richiedente del Fondo di garanzia come la banca anche tramite indirizzo di posta elettronica non certificata, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore.
Come vedete nella prima prima pagina vanno inseriti i dati personali e a seguire se avete un’impresa dovete barrare la casella dove presentate la domanda in qualità di rappresentante legale. Se invece siete dei liberi professionisti dovete barrare la casella “in qualità di persona fisica esercente attività d’impresa, arti o professioni con P.Iva”.
Modulo Fondo di Garanzia. Pagina 1
Dalla pagina 2 alla pagina 4 c’è la scheda 1 “Dichiara” suddiviso in 18 punti dove sono riportate diverse informazioni e condizioni che riguardano il soggetto beneficiario finale. Il punto 12, 13, 15, 17 e 18 (pagina 4) dove ad esempio va inserito solamente il proprio indirizzo e-mail, devono essere compilati.
Modulo Fondo di Garanzia. Pagina 3
Sul sito ufficiale di codiceateco.it troverete tutte le sezioni dove potete recuperare il codice della vostra attività economica che vi permetterà di compilare il punto 12 dove è necessario inserire il codice di classificazione ATECO 2007.
Dalla pagina 5 alla pagina 6 si trova la scheda 2 “Prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali“. Dovete leggere bene le “Informazioni relative al calcolo della dimensione di impresa” perché vi serviranno per barrare la giusta casella relativa alla situazione in cui si trova l’impresa richiedente (punto 1). Per la compilazione del punto 2 “Dimensione dell’impresa” ogni sezione è accompagnata da una nota di approfondimento.
Modulo Fondo di Garanzia. Pagina 6
Infine dalla pagina 7 alla pagina 9 si trovano due sezioni la prima è “Dichiara” dove deve essere indicata la dimensione dell’impresa richiedente. Anche queste voci sono accompagnate da note di approfondimento. Poi va inserita la data, la firma e il timbro.
La seconda sezione è caratterizzata dalla scheda 3 “Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi degli artt. 13 e 14 del regolamento UE 2016/679 per la protezione dei dati personali (GDPR)“.
Modulo Fondo di Garanzia. Pagina 7